Blufi, un piccolo comune nel Parco delle Madonie,
deve il suo nome, ipotesi più accreditata, ad una derivazione
araba, formato da "be" e "luf", che
richiamerebbe una pianta presente nella zona. Prima del 1972, Blufi apparteneva
al comune di Petralia Soprana, il centro abitato presenta una struttura
urbanistica che conserva ancora la tipologia dei piccoli centri dell'entroterra
siciliano.
Con il
suo clima temperato, offre ottimi spunti per il nostro Undertourism e rientra
tra quelle destinazioni scelte per i nostri clienti a caccia di paesaggi ,
votati al relax, alla fotografia, all’estemporanea di pittura ed alla
ricerca di quel turismo di nicchia ed ecosostenibile.
Ci troviamo in un centro rurale ad economia prevalentemente agropastorale con una forte vocazione all'agriturismo, dove la ricettività basata sull’albergo diffuso, consente di sfruttare le potenzialità di attrattiva turistica del sito, attraverso la riconversione e l'utilizzo di appartamenti, vecchie abitazioni e rustici favorendone anche la nascita di una piccola imprenditorialità privata locale.
Blufi
è quindi meta turistica, gli highlights
sono:
Il Santuario
della Madonna dell'Olio, con annesso un piccolo convento, l’edificio
presenta una volte a bottee pregevoli stucchi del 1841ed un affresco dell’Assunta
, 2 preziose statue lignee, la statua di
San Giuseppe attribuita al Bagnasco e la Madonna dell’Olio che tiene in braccio
il bambin Gesù allo scultore gangitano Filippo Quattrocchi.
Meta
primaverile irrinunciabile per gli amanti della natura e della fotografia, nel periodo marzo/maggio, infatti, un’estesa
macchia rossa di tulipani siciliani, si tratta della fioritura del
Tulipano precoce o Tulipano di Raddi (Tulipa raddii) sarà catartica anche
per la vostra anima!
Il
pellegrinaggio accompagna innumerevoli pellegrini alla visita del Santuario ed
alla ricerca di un particolare olio
minerale al quale vengono attribuiti poteri curativi.
La festa
della Madonna dell'olio si celebra, come consuetudine, nei mese ai
maggio. Altra festività rinomata è quella del "Corpus Domini". In
questa occasione, lungo il percorso della processione vengono allestiti i
tradizionali altarini, addobbati con drappi ricamati e nastri. Al passaggio
dell'Ostensorio i bambini lanciano petali di fiori, contribuendo a creare
un'atmosfera gioiosa.
Il "Ponte a Tre archi'' una rarità
architettonica, di epoca romanica sul fiume Imera, attesta la presenza di antichi insediamenti e
di ritrovamenti archeologici in prossimità del centro abitato.
In
questo luogo, dove il tempo sembra essersi fermato, il ponte fu eretto sul
fiume Imera Meridionale in epoca medievale, tra il territorio di Blufi e quello
di Petralia Sottana.
E’ allo studio la possibilità di valorizzazione
del bene, tramite un itinerario integrato alle porte del Parco delle Madonie,
lungo il fiume Imera ed i suoi mulini.
Tipicità di Blufi, grazia alla crescita spontanea del finocchietto selvatico sono le polpette primaverili di finocchietti che si prepara usando il cuore dei finocchietti, tagliato molto finemente, a cui si aggiunge del formaggio grattugiato, pan grattato, aglio, prezzemolo ed uova. Amalgamando tutti gli ingredienti si crea un impasto omogeneo formando delle polpette che si friggeranno in olio caldo.
A fine
pasto il rosolio al finocchietto, sarà il vostro digestivo preferito!
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