. Un modo insolito per scoprire
le pendici della montagna, intorno al vulcano, con i vagoncini della ferrovia
Circumetnea.
All'ingresso della stazione di Catania-Borgo una vecchia locomotiva a vapore accoglie i visitatori, forse è la stessa che accompagnò Edmondo De Amicis nel suo viaggio allinizio del secolo. Il tracciato della Circumetnea è quasi lo stesso di allora.
All'ingresso della stazione di Catania-Borgo una vecchia locomotiva a vapore accoglie i visitatori, forse è la stessa che accompagnò Edmondo De Amicis nel suo viaggio allinizio del secolo. Il tracciato della Circumetnea è quasi lo stesso di allora.
Dirigendosi verso la periferia
di Catania, la linea ferrata taglia trasversalmente il centro urbano
sino
ad incontrare la prima evidente traccia della presenza dellEtna: la colata
del 1669, quella che raggiunse e distrusse Catania.Superato Misterbianco si apre un grandioso panorama verso la montagna
con una vegetazione che varia continuamente. E una campagna fittamente
coltivata: gli agrumeti lasciano il posto agli ulivi, a qualche raro vigneto,
ai fichidindia coltivati in maniera intensiva. Sfilano uno dopo laltro
i popolosi centri abitati che cingono il vulcano su questo versante: Paternò,
S.Maria di Licodia, Biancavilla, Adrano.
L'ingresso nei paesi è
sempre suggellato da un fischio lacerante, il tempo di attraversare le
brutte zone di espansione urbana e subito dopo la brusca fermata nella
stazione.
Non bisogna stupirsi se dimprovviso il convoglio si arresta in mezzo alla campagna: si tratta di una fermata facoltativa. Fino a qualche tempo fa, queste fermate erano al servizio dei contadini che utilizzavano il treno per raggiungere il fondo agricolo e tornare quindi in paese, adesso possono divenire la base di partenza per interessanti escursioni. Ad esempio dalla stazioncina di Passo Zingaro si può risalire attraverso una mulattiera in mezzo a coltivazioni di pistacchio e antiche colate sino a monte Minardo, oppure dalla fermata Gurrida si può raggiungere il vicino lago.
Non bisogna stupirsi se dimprovviso il convoglio si arresta in mezzo alla campagna: si tratta di una fermata facoltativa. Fino a qualche tempo fa, queste fermate erano al servizio dei contadini che utilizzavano il treno per raggiungere il fondo agricolo e tornare quindi in paese, adesso possono divenire la base di partenza per interessanti escursioni. Ad esempio dalla stazioncina di Passo Zingaro si può risalire attraverso una mulattiera in mezzo a coltivazioni di pistacchio e antiche colate sino a monte Minardo, oppure dalla fermata Gurrida si può raggiungere il vicino lago.
Superato Bronte
il tracciato della Circumetnea si immerge in una splendida colata costituita
da lave a corda e raggiunge la sua quota massima allaltezza dellaltopiano
di Maletto in contrada Difesa, dalla quale lo sguardo spazia verso i
crateri sommitali.
A Randazzo
si è circa a metà strada: si può fare una sosta
per visitare il centro storico prima di iniziare la discesa lungo la
vallata dellAlcantara. La campagna inizia a essere punteggiata da fastose
ville, e il treno della Circumetnea percorre i pregiati vigneti della
Solicchiata. Paesi e frazioni vengono superati uno dopo laltro mentre
in lontananza si scorge nuovamente il baluginare dello Ionio e ai lati
della ferrovia ricompaiono gli agrumi. Il treno della Cicumetnea conclude la sua corsa alla stazione di Riposto,
per far ritorno a Catania è conveniente scendere alla stazione
di Giarre e prendere in coincidenza un ordinario convoglio delle Ferrovie
dello Stato che percorra la linea Messina-Catania.
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