mercoledì 18 maggio 2022

Mazzarino, la perla del barocco nisseno

 

Sorge nel cuore della Sicilia su una collina interna, ad est del fiume Salso, a 553 metri s.l.m., a 93 km da Agrigento. Numerose fonti fanno derivare il nome Mazzarino da “Mazzara” per deformazione dall’antico toponimo “Makterium”. Il centro si formò in età medievale attorno ad un castello di origine araba, del quale oggi si trovano solo pochi resti. Nel 1143 Manfredi fu il primo signore di Mazzarino. Nel 1304 passò sotto alla dinastia dei Branciforte, fino all’abolizione della feudalità, nel 1812. Infine nel 1818 fece parte della provincia di Caltanissetta, considerata la perla del barocco siciliano della provincia nissena per la bellezza delle sue chiese e non solo. Una particolare menzione merita, nella storia di Mazzarino, la figura di Carlo Maria Carafa (1650-1695) che si adoperò durante la sua signoria per l’attuazione di importanti riforme quali l’istruzione gratuita e l’introduzione della stampa mediante l’impianto di tipografie nel paese.
Mazzarino è stato dichiarato centro d’arte ed al turista può offrire diversi spunti per una visita, come il castello, noto come “u Cannuni”, con l’unica torre cilindrica, quasi “cannone”, che si erge verso il cielo. Di origini romano-bizantina, il castello subì nel corso dei secoli numerosi rifacimenti. È stato anche set del famosa serie televisiva  La piovra.

Da vedere anche Palazzo Alberti uno degli edifici di maggiore valore architettonico, Il Convento dei Padri Carmelitani e la Chiesa di Santa Maria del Monte Carmelo che sorgono sulla piazza centrale della città. Altro sito di suggestiva bellezza, tra le 25 chiese,  è la Chiesa di San Ignazio con annesso il Collegio dei Gesuiti, sede del museo dedicato a “Carlo Maria Carafa”, la chiesa restaurata recentemente ha un bellissimo organo privo di canne collocato nella cantoria ultimata nel 1734. Inoltre si possono ammirare anche la chiesa di Santa Maria della Neve, la chiesa dei Padri Cappuccini, la chiesa della Madonna del Mazzaro patrona della città che si festeggia nel mese di settembre.

Area Archeologica di Sophiana

Il Monte Bubbonia ospita una particolare Area Archeologica a Mazzarino che si estende su una collina di 595 metri. Un ricco patrimonio storico-culturale è emerso dagli scavi archeologici condotti negli anni.
Questa zona, sita in un punto strategico della Sicilia, permetteva di controllare le vie di penetrazione commerciali e comunicative, al punto da far nascere una vera e propria Acropoli. Da quest’Area Archeologica a Mazzarino si gode di un panorama mozzafiato dove l’intreccio di colori rende magici i paesaggi. In lontananza si vede Gela, la zona costiera che si estende fino a Camarina, il Monte Navone, Piazza Armerina, Caltagirone e Butera. Posto a Sud della strada provinciale per Mazzarino, l’insediamento romano di Sophiana, scavato tra il 1986 e il 1990, mostra una continuità di vita dall’ età proto - imperiale  al III secolo d.C., sul finire del quale subì una violenta distruzione. In questa fase l’abitato, difeso da una cinta muraria, presentava una struttura urbanistica regolare con isolati modulari, divisi da strade basolate lungo le quali si attestavano, oltre a vari edifici di destinazione abitativa e commerciale, un complesso termale e una domus gentilizia del tipo “ a peristilio”. Durante il IV secolo d.C., nell’età di Costantino, il sito venne ricompreso all’interno di un enorme latifondo, esteso per oltre 1500 ettari a Est della foce del fiume Gela, e identificabile, in base al rinvenimento di numerosi bolli laterizi con iscrizioni PHIL SOPH, proprio con i praedia Philosophiana  ricordati dalle fonti antiche.

Le numerose iscrizioni rinvenute tra le necropoli e l’abitato mostrano che in età tardo-antica gli abitanti del complesso adoperavano ancora la lingua greca e professavano il cristianesimo anche se era presente nel sito una piccola comunità ebraica.




Tipicità

La città presenta una vasta gamma di prodotti enogastronomici come: mandorle, olive e uva dalla quale vengono ricavati prodotti tipici paesani. Durante particolari feste del paese le massare creano vari prodotti culinari come: u turruni, la cuccia (piatto fatto da ceci e frumento), li frazzudda, le sfingi,  i cuddureddi . La tradizione si tramanda di generazione in generazione conservando le  preziose tradizioni.

Parlando di arte e cultura non possiamo non citare l’iniziativa della Farm Cultural Park di Favara, che da poco ha aperto una sede a Mazzarino. Battezzata The Embassy of Farm, il progetto di rigenerazione urbana combatte l’abbandono dei piccoli borghi siciliani.

Per gli amanti delle tradizioni locali e degli eventi che mettono in contatto il turista con la comunità, vi farà scoprire quel turismo lento che doma la fretta, godendo anche del tempo libero, senza la necessità di riempirlo a tutti i costi!

Le festività natalizie mazzarinesi sono sicuramente un periodo dell’anno in cui il calore dei cittadini si fa sentire particolarmente. Dal 16 dicembre al 6 gennaio vengono costruite le “ninnareddi”, nonché presepi viventi realizzati con canne e rami di pino, distribuiti per tutto il paese. Vengono decorati minuziosamente e animati con musica tipica e possibilità di degustazione dei prodotti natalizi tipici del luogo come piatti a base di cardi, cavolfiore e spinaci, o dolci come cuddureddi, mustazzoli, rizzariddi, minnulini e le lumere.

Tipiche e rigorosamente fatte in casa sono le Vrazzudda (braccetti),  un dolce dalla tipica forma di  piccole braccia “Vrazzudda” in siciliano, che può essere ricoperto di zucchero o di miele.

Eccovi la ricetta!

Ingredienti

500 g acqua

500 g latte

500 farina 00

1 cucchiaio di zucchero

1 cucchiaio di olio

un pizzico di sale.   

Procedimento: in una casseruola unire l'acqua, il latte e il cucchiaio di zucchero, mescolare e porla sul fuoco moderato. Quando inizia a fare le bollicine, togliere dal fuoco e aggiungere il cucchiaio di olio e il sale, mescolare e, a poco a poco, unire la farina mescolando sempre con una frusta a mano. Quando avrete messo tutta la farina ponete la casseruola sul fuoco moderato mescolare con un cucchiaio fin quando il composto diventa un pò solido. Quindi, versare su un tagliere precedentemente oliato e fare raffreddare. Quando è freddo al punto di poter maneggiare il composto, prendete della pasta e formate dei piccoli grissini che poi accavallerete a forma di e, friggere in olio  bollente, infine spargere con zucchero a velo o miele.

Mazzarino appartiene a quel turismo ricco di storia, tradizioni, natura degli shorts break, in passato snobbato perché viaggi di prossimità e grazie alla pandemia Covid-19 riscoperto, che desidero porre all’attenzione ed evidenziare per invogliare sia i turisti locali che gli stranieri a scoprire Un’Altra Sicilia!
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Mazzarino, the pearl of the baroque nisseno (Caltanissetta)

It rises in the heart of Sicily on an inland hill, east of the Salso River, 553 meters above sea level, 93 km from Agrigento. Numerous sources derive the name Mazzarino from "Mazzara" by deformation from the ancient toponym "Makterium." The center was formed in the Middle Ages around a castle of Arab origin, of which only a few remains can be found today. In 1143 Manfredi was the first lord of Makterium. In 1304 it came under the Branciforte dynasty until feudality was abolished in 1812. Finally in 1818 it became part of the province of Caltanissetta, considered the pearl of Sicilian Baroque in the province of Nissena for the beauty of its churches and more. A special mention in Mazzarino's history deserves the figure of Carlo Maria Carafa (1650-1695), who worked during his lordship to implement important reforms such as free education and the introduction of printing through the establishment of printing presses in the town.

Mazzarino has been declared a center of art and to the tourist it can offer several cues for a visit, such as the castle, known as "u Cannuni," with its unique cylindrical tower, almost "cannon," rising skyward. Of Roman-Byzantine origin, the castle underwent numerous renovations over the centuries. It was also the set of the famous TV series The Octopus.

Also worth seeing are Palazzo Alberti one of the most architecturally valuable buildings, The Convent of the Carmelite Fathers and the Church of Santa Maria del Monte Carmelo, which stand on the town's central square. Another site of striking beauty, among the 25 churches, is the Church of St. Ignatius with the Jesuit College attached, home to the museum dedicated to "Carlo Maria Carafa," the recently restored church has a beautiful pipeless organ placed in the chancel completed in 1734. Also to be seen are the church of Santa Maria della Neve, the church of the Capuchin Fathers, the church of the Madonna del Mazzaro patron saint of the town, which is celebrated in September.

Sophiana Archaeological Area

Mount Bubbonia is home to a special Archaeological Area in Mazzarino that stretches over a 595-meter hill. A rich cultural and historical heritage has emerged from archaeological excavations conducted over the years.

This area, located at a strategic point in Sicily, allowed for the control of commercial and communicative routes of penetration, to the point that a veritable Acropolis was born. From this Archaeological Area in Mazzarino there is a breathtaking panorama where the intertwining of colors makes the landscapes magical. In the distance you can see Gela, the coastal area extending to Camarina, Mount Navone, Piazza Armerina, Caltagirone and Butera. Located south of the provincial road to Mazzarino, the Roman settlement of Sophiana, excavated between 1986 and 1990, shows a continuity of life from the proto-imperial age to the 3rd century AD, at the end of which it suffered violent destruction. In this phase the settlement, defended by a wall, presented a regular urban structure with modular blocks, divided by paved streets along which attested, in addition to various buildings of residential and commercial use, a bath complex and a domus gentilizia of the " peristyle" type. During the 4th century AD, in the age of Constantine, the site was included within a huge latifundia, extending over 1500 hectares east of the mouth of the Gela River, and identifiable, on the basis of the discovery of numerous laterite stamps with PHIL SOPH inscriptions, precisely with the praedia Philosophiana recorded in ancient sources.

The numerous inscriptions found between the necropolis and the settlement show that in late antiquity the inhabitants of the complex still used the Greek language and professed Christianity even though a small Jewish community was present on the site.

Homemade local products

The town has a wide range of food and wine products such as: almonds, olives and grapes from which typical village products are made. During particular village festivals, the massare create various culinary products such as: u turruni, la cuccia (a dish made from chickpeas and wheat), li frazzudda, le sfingi, i cuddureddi . Tradition is handed down from generation to generation preserving the precious traditions.

Speaking of art and culture, we cannot fail to mention the initiative of Favara's Farm Cultural Park, which recently opened a branch in Mazzarino. Christened The Embassy of Farm, the urban regeneration project combats the abandonment of small Sicilian villages.

For lovers of local traditions and events that connect tourists with the community, it will introduce you to the slow tourism that tames the rush, while also enjoying leisure time, without the need to fill it at all costs!

Mazzarine's Christmas holidays are definitely a time of year when the warmth of the citizens is particularly felt. From December 16 to January 6, "ninnareddi," as well as living nativity scenes made from reeds and pine branches, are built and distributed throughout the town. They are meticulously decorated and animated with typical music and opportunities to taste typical local Christmas products such as dishes made with thistles, cauliflower and spinach, or sweets such as cuddureddi, mustazzoli, rizzariddi, minnulini and the lumere.

Typical and strictly homemade are Vrazzudda (little arms), a sweet typically shaped like little arms "Vrazzudda" in Sicilian, which can be coated with sugar or honey.

Here is the recipe for you!

Ingredients

500 g water

500 g milk

500 00 flour

1 tablespoon sugar

1 tablespoon oil

a pinch of salt.   

Procedure:

In a saucepan combine the water, milk and tablespoon of sugar, stir and place it on moderate heat. When it begins to bubble, remove from the heat and add the tablespoon of oil and the salt, stir, and gradually add the flour, always stirring with a hand whisk. When you have put in all the flour place the saucepan over moderate heat, stirring with a spoon until the mixture becomes somewhat solid. Then pour onto a previously oiled cutting board and allow to cool. When cool to the point where you can handle the mixture, take some dough and form small breadsticks that you will then crumple into the shape of and, fry in hot oil, finally scatter with powdered sugar or honey.

Mazzarino belongs to that tourism rich in history, traditions, nature of shorts breaks, in the past snubbed because proximity travel and thanks to the Covid-19 pandemic rediscovered, which I wish to bring to attention and highlight to entice both local and foreign tourists to discover Un'Altra Siiclia!

 Paola F. J. Torrisi

Thanks to Siciliamagazine.net  #TakeitSlowlyByUnAltraSicilia