venerdì 30 settembre 2022

la Riserva naturale orientata della foce del Belice


Al confine tra Castelvetrano e Menfi si estende la riserva naturale Foce del Belice, lungo la foce dell’omonimo fiume che nasce a circa 50 km in provincia di Palermo.

Un luogo incantevole tra natura selvaggia, dune di sabbia e sciabordio di onde che fanno da colonna sonora al silenzio, protagonista assoluto!

Un luogo con un fiume che sfocia in mare attraversando una spiaggia fatta di sabbia fine e dorata, a poca distanza dal parco archeologico  più grande d’Europa, quello di Selinunte.

A rendere il luogo ancora più magico contribuisce l’antica linea ferroviaria dismessa intorno agli anni ’60, con i suoi binari, i caselli ferroviari ed il ponte, nascosti tra la vegetazione mediterranea della vecchia Castelvetrano- Sciacca.

La riserva è raggiungibile da  Marinella di Selinunte, dove due sentieri, uno in terra battuta ed uno con una pedana di legno offrono la possibilità di scelta al viaggiatore di attraversare la riserva naturale.


Limitrofi si trovano 2 lidi con una rigogliosa vegetazione, la spiaggia Le Solette  offre uno scenario insolito: la vista di vigneti che arrivano fino quasi al mare, ciò tipico delle isole minori siciliane.

La spiaggia, distante abbastanza dalla riserva è raggiungibile anche in auto.

Anticamente le dune sabbiose con i loro colori ambrati, tipicamente degli spazi desertici, caratterizzavano quasi interamente il litorale mediterraneo dell’isola, oggi a causa dell’intervento umano ne rimane un piccolo lembo residuo caratterizzato da costa aspra, scolpita e levigata dal mare con le sue infinite tonalità dal verde al blu.

La riserva istituita nel 1984 si estende  per 241 ettari di cui 129 riserva vera e propria in zona A a cui si aggiungono 112 ettari di pre-riserva in zona B.

Una zona ricca di rara vegetazione palustre.


 Il fiume Belice, un tempo navigabile, per millenni via di comunicazione tra  la costa e l’interno, con un corso d’acqua pescosissimo, alimentava il mulino vecchio di origine romana, ancor oggi visitabile seguendo una stradella che costeggia il fiume dipartendosi dalla vecchia statale per Menfi.

La Riserva percorribile a piedi o in mountain bike vi inebrierà con la sua macchia mediterranea come il Lentisco, la Palma nana e l’Euforbia, sulla spiaggia i fiori gialli dell’Asterisco marittimo, quelli rosa del Limonium.

La foce del fiume è caratterizzata da cespugli di Giunco pungente, Lisca maggiore e Typha latifolia.

Nella pre-riserva troviamo una macchia sempreverde caratterizzata da specie vegetali quali il cappero, l’asparago spinoso ed il carrubo, ingredienti fondamentali di piatti succulenti della cucina siciliana.

L’area protetta ospita anche una ricca avifauna, stormi di uccelli migratori quali Aironi, la Ghiandaia marina,  la Gallinella d’acqua e l’Averla capirossa. Nella spiaggia la tartaruga Caretta-caretta.


Una riserva pronta ad accogliere il turista che vuol trascorrere il suo tempo libero non solo a contatto con la natura, quella vera e selvaggia, ma ritrovare se stesso in uno spirito di autentica immersione tra fauna e vegetazione locale.



The Foce del Belice oriented nature reserve

On the border between Castelvetrano and Menfi stretches the Foce del Belice nature reserve, along the mouth of the river of the same name that originates about 50 km in the province of Palermo.
An enchanting place between wild nature, sand dunes and lapping waves that act as a soundtrack to silence, the absolute protagonist!
A place with a river that flows into the sea crossing a beach made of fine golden sand, not far from the largest archaeological park in Europe, that of Selinunte.
Contributing to make the place even more magical is the old railroad line decommissioned around the 1960s, with its tracks, tollbooths and bridge, hidden among the Mediterranean vegetation of the old Castelvetrano- Sciacca.
The reserve can be reached from Marinella di Selinunte, where two paths, one in beaten earth and one with a wooden platform offer the traveler a choice of crossing the nature reserve.
Bordered by 2 lidos with lush vegetation, Le Solette beach offers an unusual scenario: the view of vineyards that reach almost to the sea, what is typical of the smaller Sicilian islands.
The beach, far enough from the reserve is also accessible by car.
In ancient times the sand dunes with their amber colors, typical of desert spaces, characterized almost the entire Mediterranean coastline of the island, today due to human intervention a small residual strip remains characterized by rugged coastline, sculpted and smoothed by the sea with its infinite shades from green to blue.
The reserve established in 1984 covers 241 hectares, of which 129 hectares are actual reserve in zone A to which 112 hectares of prereserve in zone B are added.
An area rich in rare marsh vegetation.
The Belice River, once navigable, for millennia a route of communication between the coast and the interior, with a very fishy watercourse, fed the old mill of Roman origin, which can still be visited today by following a small road that runs along the river departing from the old state road to Menfi.
The reserve, which can be explored on foot or by mountain bike, will intoxicate you with its Mediterranean scrub such as the Lentisk, Dwarf Palm and Euphorbia, on the beach the yellow flowers of the Maritime Asterisk, the pink ones of the Limonium.
The mouth of the river is characterized by bushes of Stinging Rush, Greater Lysca and Typha latifolia.
In the preriserva we find an evergreen scrub characterized by plant species such as caper, thorny asparagus, and carob, key ingredients in succulent dishes of Sicilian cuisine.
The protected area is also home to a rich avifauna, flocks of migratory birds such as Herons, the Sea Jay, the Moorhen and the Red-backed Shrike. On the beach the loggerhead turtle Caretta-caretta.
A reserve ready to welcome the tourist who wants to spend his free time not only in contact with nature, the real and wild one, but to find himself in a spirit of authentic immersion among local fauna and vegetation.

 Paola F. J. Torrisi

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