Donnafugata, un castello: scrigno di leggende
Qui - secondo le leggende
popolari - venne imprigionata la principessa Bianca di Navarra dal perfido
conte Bernardo Cabrera
Il castello di Donnafugata
sorge a circa 20 km da Ragusa. Fu edificato sulla vecchia struttura di una
torre duecentesca nell'800 per volere del Senatore del Regno e Barone Corrado
Arezzo. In poco tempo la dimora gentilizia divenne uno dei centri più
importanti della mondanità dell'epoca umbertina. Il nome Donnafugata deriva dall'arabo 'Ain-jafat' e significa
'Fonte di salute'.
Come ogni castello che si rispetti ha
la sua leggenda. Una leggenda narra di una donna che prigioniera nel Castello
riuscì a scappare. La regina Bianca di Navarra venne rinchiusa, dal perfido
conte Bernardo Cabrera, signore della Contea di Modica, in una stanza: Bianca
riuscì a fuggire attraverso le gallerie che dal castello portavano alla
campagna. Da qui il termine dialettale 'Ronnafugata', cioè 'donna fuggita'.
Cabrera era temuto persino dai sovrani
di Palermo: era un abile stratega, scaltro, crudele, potente come nessun altro
sull’isola. Il suo nome è in molte storie popolari. Tutto è leggenda però: è
documentato che la principessa non mise mai piede nel Castello dato che ai suoi
tempi (XIV secolo) il palazzo non era ancora stato edificato.
L'edificio occupa un'area
di circa 2500 metri quadrati e si snoda in circa 122 stanze, purtroppo al
pubblico ne sono aperte solo alcune in quanto dovrebbero essere restaurate.
L'ingresso è costituito da un ampio cortile di campagna fiancheggiato da due
file di casette. Attraversandolo è possibile scorgere la facciata gotica orlata
di merli. Nella parte sottostante alla galleria si ammirano otto finestroni
bifori a sesto acuto che danno in un'ampia terrazza delimitata da una balaustra
coronata da otto vasi. Due modeste torrette circolari completano la
prospettiva. Il castello è stato trasformato molte volte in un set
cinematografico, indimenticabile il ballo con Burt Lancaster e Claudia
Cardinale nel film di Luchino Visconti, 'Il Gattopardo'.
Al Piano nobile si accede mediante
uno scalone in pietra pece, ornato da statue neoclassiche. Questo ospita il
Salone degli Stemmi alle cui pareti sono dipinti i simboli delle famiglie più
potenti di Sicilia. Splendidi affreschi sono presenti nel Salone degli specchi,
nelle Sale del Biliardo e della Musica e nella stanza da letto nella quale
sarebbe stata rinchiusa la principessa Bianca di Navarra, con un bel pavimento
in pietra pece e bianco calcare. Pregevoli decorazione sono presenti anche
nella Stanza delle Signore e nel Fumoir.
L'esterno è un fiabesco
parco con maestosi ficus e piante esotiche, statue e fontane. Bellissimo il
'Pirdituri' cioè il labirinto in pietre, dove è facilissimo perdersi.
per info e prenotazioni:
info@unaltrasicilia.com
www.unaltrasicilia.com
un'altra Sicilia, un altro viaggio!
Nessun commento:
Posta un commento