giovedì 7 marzo 2013

Pasqua a Palermo


 Riti della settimana Santa a Palermo Spettacolari Processioni del dramma doloroso di Cristo Morto. Nel 1775, i domestici e i cuochi in servizio presso le patrizie case palermitane, si costituirono in "Congregazione", utilizzando come loro sede associativa lachiesa di S.Giacomo, ubicata nella strada denominata Tavola Tonda nel mandamento della Loggia. In un secondo tempo la confraternita, per questioni logistiche, abbandonò la residenza della chiesa di S.Giacomo e si trasferì in quella della Madonna del Lume, nella strada dei "Casciara”. Il tempio, edificato verso l’inizio del XIX secolo, è situato nell’omonima via in un tratto di strada che scende verso la Cala, strada in cui i Casciara hanno le loro officine e vendono articoli di legno. L’attuale sede fu scelta per il semplice motivo che a poca distanza da essa avevano le loro fastose residenze le famiglie blasonate. I momenti più importanti della confraternita sono rappresentati dalla preparazione e dalla partecipazione alla solenne processione del Venerdì Santo, durante la quale si portano per le vie del quartiere della Loggia gli artistici simulacri dell’Addolorata e l’urna con il Cristo Morto.
Durante la Settiman Santa I il centro storico di Palermo si anima con le spettacolari Processioni del dramma doloroso di Cristo Morto, almeno quattro le più importanti: quella dei Cocchieri, dellaConfraternita di Maria SS.Addolorata, della Soledad e dei Cassari, tante altre sono organizzate nei vari quartieri della città. Molto emozionante e tradizionale è quella della chiesa di Santa Caterina, organizzata a Partanna - Mondello (Palermo), dove la mattina del Sabato si svolge la Sacra Rappresentazione della passione di Gesù Cristo. Alla veglia pasquale, alla mezzanotte nella chiesa di San Domenico a Palermo avviene "La calata di la tila” in cui il pesante telo che ha coperto l’altare maggiore viene giù tra canti di gioia per la Resurrezione. La morte del peccato e la resurrezione alla vita, segnano un trapasso che è anche passaggio dai rigori invernali alla primavera portatrice di vita, non a caso l’uovo diventa simbolo della natura che schiude, il giorno di Pasqua ai bambini si regalano “uova pasquali”, del tutto o quasi scomparsa la regalia del “pupu cull’ovu”, persiste atavicamente la “cassata”, dolce tipico di Pasqua.
Con la Domenica delle Palme, hanno inizio le celebrazioni liturgiche della Settimana Santa che culmineranno con il Triduo pasquale che trova il suo fulcro nella Veglia Pasquale e nella Domenica della Risurrezione. Le celebrazioni si svolgeranno in Cattedrale e saranno presiedute dall'Arcivescovo.
Il Giovedì Santo, giorno dedicato all’Adorazione della S.S. Eucaristia per tutto il giorno e parte della sera tutte le chiese rimangono aperte per permettere ai fedeli la “visita ai Sepolcri” ciotole in cui sementi sono state fatte germogliare al buio per quaranta giorni, questi pallidi germogli ornati con mani sapienti da nastri e fiocchi, sono disposti con eleganza barocca solitamente in uno degli altari laterali della chiesa. Particolarmente interessante è la decorazione della Chiesa di San Domenico, in piazza San Domenico a Palermo,che rimane aperta fino a mezzanotte circa. Molto belli, tra gli altri, anche gli altari preparati nellechiese di S. Caterina, piazza Bellini e San Matteo in corso Vittorio Emanuele. Consigliamo comunque a chi si trova in giro dopo il tramonto di fermarsi nelle chiese che trova aperte sul proprio percorso. Il Venerdì Santo numerosissime processioni con il simulacro del Cristo Morto seguito dall’Addolorata, spesso raffigurata con sette spade trafitte nel petto, seguiti da bande musicali figuranti e fedeli fanno riecheggiare di un lutto cosmico tutta la città. Il passante che si fermerà ai Quattro Canti, in piazza Vigliena, dalle 17 in poi, vedrà e ascolterà passare in sequenza le quattro processioni più interessanti e ricche di figuranti e tradizioni: la processione della confraternita dei cocchieri che parte dalla chiesa della Madonna dell’Itria, la processione della confraternita dei panettieri, a nome di Maria S.S. Addolorata, gli artigiani palermitani, devoti della Madonna del Lume e infine la vergine SS. Addolorata della Soledad.
Sempre nella Chiesa di San Domenico si svolge il caratteristico rito della “Calata r’a tila": nel corso della funzione notturna (ore 22.00) tra il Sabato e la Domenica, l’immagine del Cristo Risorto sopra l’altare principale, coperta fin dal venerdì Santo, viene svelata scenograficamente.
A Scinnuta rAddulurata
Il periodo antecedente la Settimana Santa è preceduto da "A Scinnuta rAddulurata", un rito risalente al 1600. Nel sesto venerdì di Quaresima, la veneratissima Sacra Immagine della Vergine SS. Addolorata de la Soledad, accompagnata dalla banda musicale, era spostata dalla sua Cappella al centro della chiesa, (“A Scinnuta“ - discesa), dove veniva celebrato la S.Messa, mentre prima e dopo la funzione religiosa la banda musicale intonava all'esterno della chiesa alcune tipiche marce, offrendo un gustoso anticipo dei Sacri riti della Settimana Santa Palermitana. Dalla Relazione del Governatore della Compagnia del Preziosissimo Sangue e Misteri della Passione di Christo Signor Nostro del 1653 si evince che sicuramente in quell'anno avevano luoghi tali riti. In occasione della "scinnuta", la piazza antistante la Real Cappella de la Soledad, all’interno della Chiesa di San Demetrio della SS. Trinità, era stracolma di gente che impaziente attendeva il riecheggiare delle note musicali eseguite dalla banda, che intona le tipiche marce della Settimana Santa, le prime notizie di questa celebrazioni risalgono al 1653. Interrotta, a causa del secondo conflitto mondiale, a scinnuta rAddulurata non fu più ripristinata, per i gravi danni subiti alla Chiesa e alla cappella, e per il trasferimento della Confraternita in Via Formaggi finendo così l’antica tradizione ru venniri ra scinnuta (venerdì di discesa). Nell'anno del Giubileo il Reverendissimo Parroco Padre Salvatore Vincenzo Consiglio, e il Confrate Paolo Manfrè con tanto amore alle vecchie tradizioni e tanta devozione alla Vergine SS. Addolorata hanno riportato al suo antico splendore questa meravigliosa celebrazione.
 per info e prenotazioni: info@unaltrasicilia.com

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